Brigitte Bouquin Sellès

Biografia

Brigitte Bouquin nasce a Angers nel 1959. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Trélazé. Attualmente vive e lavora tra Ponts-de-Cé e Trélazé nel suo studio. Lavora anche a Angers in qualità di licciaio presso il Servizio di Arte e Storia del Comune e presso il Centro socioculturale “Marcelle Menet”.

Ancora studentessa, l’artista scopre l’arte degli arazzi durante una visita al paramento dello Chant du monde. Questi arazzi, realizzati seguendo il cartone di Jean Lurçat, sono esposti nell’antico Hôspital Saint-Jean a Angers, divenuto museo. A questa prima suggestione si aggiunge un incontro importante, quello con una coppia di artisti-creatori: François e Maria Garotte. Giunge il tempo della scoperta della tessitura a telaio, in concomitanza con la realizzazione di un arazzo intitolato L’Odyssée de l’espace, su disegno di Daniel Chompré, tessuto da François e Maria Garotte.
Brigitte Bouquin fa quindi la conoscenza di Chantal Mousseau, che la inizia al mestiere di tessitore a St Lambert-du-Lattay, permettendole di scoprire le tecniche di tessitura e i diversi punti utilizzati.

L’anno 1984 suggellerà in via definitiva la spinta e la vocazione per la tessitura di arazzi, nel momento in cui Brigitte decide di formarsi come licciaio nell’atelier di tappezzeria presso la Scuola di Belle Arti di Angers. Questo apprendistato avviene sotto la supervisione di Pierre Cartron, storico tessitore presso la Manifattura
nazionale di Gobelins a Parigi.

Nel 1987, appena conclusa la sua formazione come licciaio, entra al Centre Régional d’Art Textile (CRAT) a Angers per realizzare, individualmente o in collaborazione, degli arazzi dietro commissione pubblica o privata. La sua prima collaborazione (4 opere in un anno!) è l’arazzo Vin du Monde, seguendo il cartone di Jean Lurçat per il Museo dell’arazzeria contemporanea a Angers.
Le commissioni si succedono fino al 1996, e culminano nella realizzazione di diverse opere:
Le Coq: cartone di Jean Lurçat;
La Légende de Pielle: cartone di Roux Volodka, collezione privata Monaco, (realizzazione a due);
Le Château de Cendrillon per Eurodisney a Marne-la-Vallée (realizzazione a due);
Eos: cartone di Jacques Brachet per il Comune di Arpajon;
Alphée, per una collezione privata a Parigi;
La Maine, per il Comune di Angers (realizzazione a quattro);
Château de Sable: cartone di Michel Tourlière per il Centro Congressi di Angers (realizzazione a due);
Vin de Lune, per il Grand Théâtre di Angers (realizzazione a due).

Contemporaneamente, durante il periodo 1987-1996, l’artista prende parte a delle mostre collettive, presentando opere da lei tessute, e si iscrive al Groupement des liciers créateurs (il licciaio crea il modello, il cartone, trasformandolo poi in arazzo).
In questi anni possiamo citare: nel 1988 presso l’Hôtel de Région di Nantes, 1989; presso l’Office départemental de tourisme di Angers nel 1990; per il Centro Congressi di Angers nel 1994; per l’Institut régional d’administration di Nantes e per l’Institut régional de communication di Ponts-de-Cé nel 1995; per il Jardin de verre a Cholet e per la Galerie Le rayon vert a Nantes nel 1996, oltre che per la prima edizione del Festival estival di Trélazé.

Nel 1997, dopo anni passati a realizzare degli arazzi nel segno della tradizione, Brigitte Bouquin sente il bisogno di trovare una via creativa originale. A tale scopo chiede a Pierre Daquin, artista, tessitore e professore presso la Scuola di Belle Arti di Angers, di poter completare con lui la sua formazione. L’artista mira a liberare la mente da tutti gli influssi legati alla sua formazione e alla sua professione fino a quel momento, in vista di una rottura positiva che assecondi il suo impulso creativo. Scopre allora un materiale che ben presto padroneggerà: il feltro. Brigitte Bouquin fa arrivare dall’ultima fabbrica produttrice di feltro in Francia, sita a Mouzon, nelle Ardenne, delle grandi bobine di feltro industriale.

Si impadronisce delle tecniche di lavorazione del feltro, lo utilizza come supporto per aggiungervi dei fili di lino o cotone, per includervi dei pigmenti, per deformarlo, sfregarlo, bucarlo…e infine per tagliarlo in listelli, così da compiere un’opera paradossale: tessere ciò che non è tessuto. Con altri allievi delle Belle Arti Brigitte espone un’opera sul tema del numero Tre presso il Centro regionale di arte tessile di Angers. In 1998, l’artista realizza i primi arazzi della serie dei Coques - Gusci, e partecipa alla mostra Neds a Madrid.

Nel 1999 la sua prima mostra personale al Museo-atelier del feltro a Mouzon, il cui direttore Serge Chaumier apprezza il lavoro. Espone in Italia, presso l’Espace Chemellier a Angers e al Salon de Montrouge a Parigi con il CRAT.

Nell’ambito delle manifestazioni di gemellaggio e di passaggio al 2000, il Comune di Trélazé, dove l’artista risiede, le rende omaggio mettendo in mostra a Valongo (Porto) le sue creazioni tessili, insieme a delle opere di Vieira Da Silva.

Nel 2000 la Galerie du Faouédic (Lorient) accoglie le sue opere in feltro con quelle di Maryvonne Gallard (in polipropilene) per una mostra intitolata Noir et blanc. Prende inoltre parte a una collettiva presso la Galerie Christine Phal a Parigi, che riunisce trenta artisti e un unico materiale, il feltro, negli ambiti del design, della moda e dell’arte contemporanea.

L’anno seguente il Musée de l’Ardoise di Trélazé presenta un’opera in feltro intitolata Blanc lumière et bleu ardoise. Nel 2001, Brigitte Bouquin viene selezionata per un concorso organizzato dal CRAT per la realizzazione di un’opera destinata all’impresa Tharreau Industrie a Chemillé, Maine-et-Loire. L’artista espone i suoi lavori al Centro congressi di Angers, al Grand Théâtre di Angers e al Festival Interceltique di Lorient. Nel 2002 partecipa alla settima Triennale internazionale del mini-tessile presso il Museo dell’arazzeria contemporanea, al Salone d’Autunno a Parigi e alla quinta edizione del Festival degli arazzi dell’arte tessile a Beauvais. Nel 2003 presenta una serie di 52 lavori dal titolo: 52 semaines de la vie d’une femme, presso il Forum culturale di Ermezine, poco lontano da Porto (Portogallo).

A partire da questo stesso anno l’artista fonda, in collaborazione con Marie-José Chéret e Marie-Annick Loubauld, l’associazione Artactile. Questa associazione ha lo scopo di promuovere l’arte tessile contemporanea, creando sinergie nazionali e internazionali. Presiede l’associazione fino al 2009 e, con i membri dell’associazione, si dedicherà all’ideazione e organizzazione di varie mostre, come ad esempio Fil’ling, Fil-amant nel 2004, XXELLES nel 2006, mostre accolte a Trélazé negli spazi delle Anciennes écuries des ardoisières.

Nel 2003 espone a Balatonalnadi (Ungheria), con un gruppo di artisti della regione, ambasciatori del Conseil Général de Maine-et-Loire. L’art s’expose au féminin pluri-elles a Baugé (Maine-et-Loire). Nel 2004 il Municipio di Trélazé, nell’ambito del suo rilancio, commissiona all’artista quattro arazzi ad alto liccio, tre dei quali esposti nella sala dei matrimoni e nella hall.
Nel 2005 Brigitte Bouquin fa un incontro importante con una grande artista americana dell’arte tessile, Sheila Hicks. Quest’ultima riconosce immediatamente la bravura di Brigitte Bouquin, e porta una sua opera al National Design Museum di New York. Brigitte espone con Ruth Harries, artista gallese, presso il centro Llantarnam Grange di Canolfan e Celfyddydau (Galles), e presso la Bibliothèque Forney a Paris con Arelis.

Nel 2006 l’artista prende parte a un’esposizione al Castello di Bressuire (Deux-Sèvres) con Marie-José Chéret, appartenente all’associazione Artactile; viene inoltre invitata a partecipare all’inaugurazione dello studio di Diana Brennan a Pantin (Parigi).

Nel 2007 realizza un’importante commessa per la stamperia Le bon caractère a Tourouvre (Orne). Citiamo a questo proposito un arazzo ad alto liccio intitolato Un arbre dans la ville, un arazzo della serie dei Coques - Gusci e un insieme di quattro lavori in feltro ricamati e deformati seguendo il tema Dal cerchio al quadrato. L’artista è in mostra al Salon Impart-Expart a Saint-Georges-sur-Loire (Maine-et-Loire).
Il 2008 è l’anno della scoperta di un altro materiale, la cimosa, in occasione di una visita al Musée du Textile di Cholet. Si tratta di tessuti caduti dai telai meccanici che realizzano la tipica stoffa rossa e bianca alla base dei fazzoletti di Cholet. Pascal Guillon gestisce l’atelier dove si producono questi fazzoletti, e periodicamente rifornisce Brigitte di cimose. Parallelamente, Brigitte crea un’opera in quaranta pannelli intitolata: Petits mouchoirs, petites histoires. Alcuni di questi lavori, insieme alle sue opere in feltro, saranno presentati al Musée de l’ardoise di Trélazé. Il Groupement des Artistes Trélazéens espone le sue opere in qualità di invitata d’onore.

I primi lavori con le cimose appaiono in un gioco di luci e trasparenze. Il procedimento cambia. Brigitte lavora per sottrazione dei fili tessuti. Nascono così le prime opere di de-tessitura, controcorrente rispetto alla sua formazione e al modo di lavorare.

Nel 2009, in concomitanza con le celebrazioni per i 600 anni dalla nascita del re René, l’artista crea un’opera di grandi dimensioni: L’amour d’un roi à coeur de Loire, presentata presso il castello di Ponts-de-Cé. Questo lavoro celebra i 25 anni di amore appassionato tra Jeanne de Laval e René d’Anjou.
Il castello di Angers accoglie un’altra opera di Brigitte Bouquin, anch’essa concepita e realizzata per le celebrazioni del re René d’Anjou, dal titolo Une armée de soie pour un roi de coeur. Quest’opera di 3,10 metri, posata sul pavimento, ha goduto della presenza di numerosi visitatori, rende omaggio a un re dedito alle arti e alle lettere, ai viaggi e agli scambi culturali... Per Brigitte Bouquin la realizzazione tecnica di quest’opera è altresì un omaggio all’artista Sheila Hicks.
Lunga è la genesi di quest’opera: gli amici dell’artista, di ritorno dai loro viaggi in Marocco, le portavano in dono delle sete marocchine. Seguendo l’esempio del re René, che si diceva passeggiasse in babbucce nel suo castello, e fosse allietato dalla presenza di cammelli e tappeti dell’Africa del nord, Brigitte Bouquin interpreta questa amichevole importazione di materie prime e crea un tenero esercito di personaggi. Partecipa inoltre a una mostra intitolata Le fil de nos pensées, progetto condiviso tra i comuni di Trélazé e Villevêque (Maine-et-Loire).
Nel 2010 presenta l’opera L’amour d’un roi à coeur de Loire alla selezione della tredicesima Triennale internazionale dell’arte tessile di Lodz in Polonia. Brigitte sarà selezionata come una delle migliori artiste, e rappresenterà la Francia in questa manifestazione internazionale.
Brigitte Bouquin espone inoltre presso la galleria Libre choix - Cabinet artistique a Bruxelles, in qualità di prima artista invitata. Nell’ambito del percorso Art et Chapelles en Maine-et-Loire, l’artista espone l’opera Une grande coulée de fils e un arazzo della serie dei Gusci presso la cappella Notre-Dame de Ruzebouc a Pointe-Bouchemaine, un antico deposito di sale. L’opera appartenente al ciclo dei Coques, che fa da eco alla vicinissima Loira, diviene oggetto di una sottoscrizione pubblica, affinché vi dimori permanentemente. A Maine-et-Loire vengono organizzate altre due mostre: una nell’Atelier Legault a Pouancé e un’altra a Saint-Sylvain d’Anjou, in collaborazione con un atelier di tessitura per bambini, al fine di realizzare un’opera collettiva per la biblioteca comunale. I bambini si ispirano a un’opera presentata nella mostra dal titolo: Tapisserie flûtes. L’artista realizza tre opere che hanno come soggetto un atelier di tessitura in abbandono, suggestionata dalla visita agli atelier di Aubusson, dismessi anni prima per carenza di commesse.

Nel 2011, da maggio a ottobre, le Museo dell’arte tessile di Cholet (Maine-et-Loire) presenta l’insieme delle sue opere in una mostra dal titolo Dé’Tissage; allo stesso tempo viene invitata a esporre presso il Centre Régional d’Art Contemporain du Tremblay a Fontenoy in Borgogna e a Viroflay, nella regione parigina, presso la Galerie l’Ecu de France, in una mostra intitolata Encore plus blanc. Questo è anche l’anno dell’inizio della sua collaborazione come tessitrice nelle classes du patrimoine a Angers.
La Galerie Art 39 a Fontenay-le-Comte accoglierà le sue opere nel 2012; l’Abbazia di Saint-Florent le Viel con l’artista di Tours Roselyne Guittier; la Galerie Libre Choix a Bruxelles per una mostra collettiva dal titolo Travail au noir; infine l’Abbazia di Ronceray a Angers. Brigitte Bouquin realizza un’importante opera intitolata Une absence assourdissante - Una assordante assenza realizzata sviluppando l’idea della perdita di alcuni arazzi della storica serie dell’Apocalisse.

Nel 2013 le opere di Brigitte Bouquin vengono esposte durante l’inaugurazione delle Anciennes écuries des Ardoisières, rinnovato spazio di arte contemporanea a Trélazé. Partecipa inoltre agli Ateliers d’artistes a Angers; alla mostra Le Temps des sirènes, presso la galleria dell’Hôtel de Ville de l’Armor Plage in Bretagna; alla  mostra Le textile au jardin, presso il Museo dell’arazzeria contemporanea a Angers; alle Giornate del patrimonio sul sito storico dei fiammiferi a Trélazé.

La Galerie de l’Aubance a Brissac-Quincé in Maine-et-Loire accoglie le sue opere; la Galerie l’Epi a Ingrandes-sur-Loire espone le opere in ardesia di Brigitte Bouquin insieme a quelle di Sylvie Jouve presso la Galerie Art 39 a Fontenay Le Comte.

Cataloghi

NODI CONTEMPORANEI

Curatore Marzia Spatafora

Organizzazione Marzia Spatafora

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